Ciclo di vita delle imprese e relative fasi
Il ciclo di vita delle imprese è costituito dal corso degli eventi che portano alla creazione di un nuovo prodotto o servizio, alla sua commercializzazione e crescita, alla sua maturità e raggiungimento di massa critica, fino all’eventuale declino. Non esiste una definizione e descrizione univoca delle fasi del ciclo di vita, che possono spesso essere sovrapposte o presentare elementi comuni. Convenzionalmente, possono essere così riassunte:
– Seed / Pre-seed: la nuova attività di impresa è in via di definizione e non è ancora formalizzata, se non addirittura ancora non del tutto formata nella mente dell’imprenditore. In questa fase possono rientrare progetti in cui esiste solo l’idea stessa dell’imprenditore, oppure un prototipo non ancora commerciabile del prodotto o servizio in questione. Anche le idee possono essere finanziate da investitori, tipicamente mediante il ricorso a friends and family o risorse messe a disposizione da bandi, premi e concorsi.
– Start-up: l’impresa è formalizzata mediante la costituzione di una società giuridica, che comincia l’attività, che può essere tuttavia caratterizzata da operatività limitata o perdite dovute a flussi reddituali insufficienti a coprire i costi fissi. Spesso in questa fase il prodotto o servizio viene testato su un numero ristretto di clienti, ad esempio in una zona geografica ristretta. Le imprese in fase di start-up attraggono tipicamente gli investimenti da parte di venture capital.
– Early stage: in una fase successiva della start-up, l’attività produttiva e commerciale è pienamente avviata, seppur su scala ancora ridotta. L’early stage viene talvolta identificata come la fase in cui l’impresa raggiunge il pareggio economico. Spesso il confine tra start-up ed early stage è labile e quest’ultima definizione può essere anche utilizzata per identificare indistintamente le aziende che vanno dalla fase seed all’early stage. Le imprese in fase di early stage attraggono tipicamente gli investimenti da parte di venture capital e talvolta di alcune categorie di fondi di private equity.
– Maturità: l’impresa ha raggiunto una scala sufficiente per generare flussi di cassa positivi, in grado, ad esempio, di auto finanziare la crescita, rimborsare eventuali finanziamenti a titolo di debito, o pagare dividendi ai detentori di equity. Le aziende mature attraggono tipicamente investimenti da parte di fondi di private equity o altre categorie di investitori caratterizzati da una minore propensione al rischio rispetto al venture capital.
– Espansione: la fase di espansione è caratterizzata dalla ricerca di risorse finanziarie da parte dell’impresa, che necessita di finanziare i propri piani di crescita. Le aziende mature attraggono tipicamente investimenti da parte di fondi di private equity o altre categorie di investitori caratterizzati da una minore propensione al rischio rispetto al venture capital.
– Turnaround: la fase di turnaround viene solitamente affrontata in circostanze straordinarie, quali un radicale cambiamento nella strategia o modello di attività di una società matura che necessita di essere finanziato, oppure una situazione di dissesto che necessita di essere risanata. Alcuni fondi di private equity realizzano investimenti in imprese in fase di turnaround o ristrutturazione.